Fiche technique
Format : Broché
Nb de pages : 253 pages
Poids : 700 g
Dimensions : 16cm X 24cm
ISBN : 978-2-36580-083-9
EAN : 9782365800839
Quatrième de couverture
Liberfaber propone una diversità di scelte multitematiche e culturali in diverse lingue.
Privilegiando la pluralità degli autori e la pubblicazione a carattere umanistico, Liberfaber conta nel proprio catalogo sia autori ben conosciuti sia scrittori emergenti.
Le ambizioni di Liberfaber sono la promozione e la diffusione della cultura europea nel mondo attraverso pubblicazioni in lingua italiana, francese, inglese e, prossimamente, in altre lingue europee, così come la traduzione delle opere dei propri autori nelle sei lingue ufficiali della Comunità Europea. Liberfaber sostiene in tal modo le iniziative di autori presenti nei paesi emergenti, attraverso la traduzione e la diffusione dei loro libri nel mondo.
I lettori possono inoltre leggere le diverse opere in versione elettronica sul sito www.liberfaber.com, in tutta sicurezza e semplicità d'utilizzo.
Diego Baratono e Claudio Piani ci conducono in un viaggio affascinante che parte da un mappamondo del 1507 per guidarci a ritroso nella Firenze degli ultimi anni del Quattrocento, dove strani indizi portano a credere che il Nuovo Mondo non fosse poi così sconosciuto, per lo meno a un livello "pre-scientifico"... A partire dallo studio di un dipinto del Ghirlandaio e dalla comparazione di diverse carte e globi "anomali" per la loro datazione, Baratono e Piani portano avanti una loro innovativa riflessione sui primi viaggi da e per il nuovo continente, ma togliendo al contempo il velo a un'intrigante e mistica tesi sulle origini - sempre discusse - del nome "America". E se non si trattasse di un omaggio a quell'Amerigo Vespucci che, in fondo, non fu il primo a mettere piede sul Nuovo Mondo? E se dietro a quel nome ci fosse una dedica carica di senso religioso, alla figura della Madonna che tanta parte sembra avere in tutta la vicenda? Si apre così uno squarcio su una tesi proposta qui per la prima volta, ma che sembra destinata ad aprire una nuova fase di discussione sul tema. Gli indizi per un fondamentale cambiamento di paradigma ci sono tutti, quello che è più interessante è che sono tutti molto ben documentati.