Rayon Histoire-Géographie
L'Egitto

Fiche technique

Nb de pages : 8 pages
Poids : 50 g
Dimensions : 16cm X 22cm
ISBN : 978-2-84259-507-4
EAN : 9782842595074

L'Egitto

Chez Aedis

Collection(s) | Petit guide
Paru le
8 pages
illustrations Olivier Fréchet
Collège (Elèves)

Quatrième de couverture

La società egizia

La popolazione è suddivisa in cinque classi distinte : la famiglia reale o i parenti del re, la nobiltà (sacerdoti, militari e alti funzionari), i borghesi (commercianti e artigiani), il popolo e gli schiavi.

La famiglia reale e i parenti del re costituiscono l'élite aristocratica dell'Egitto ; consigliano e formano la vera corte del faraone. Dominano direttamente la nobiltà, corpo eterogeneo e permeabile a cui qualsiasi non nobile può accedere se le sue azioni sono contraddistinte da bravura nel combattere o dal rispetto della missione assegnata. Gli scribi hanno, pertanto, una posizione privilegiata. L'educazione ricevuta permette loro di aspirare al ceto nobile. Fanno parte della ristretta cerchia dei letterati (1% della popolazione) e passano il loro tempo a stilare l'inventario dei granai e delle provvigioni di ogni sorta. Sono veri e propri funzionari dello Stato.

La borghesia spesso non ha alcun contatto con le classi che la precedono, giacché per questa nutrono un certo disprezzo. Si affaccenda in bottegucce o laboratori di proprietà (scultori, orafi, incisori, fabbri, ecc.). Il commercio sembra molto prospero e la ricchezza personale un obiettivo ricercato.

La maggioranza della popolazione è composta dal popolo, legato alla propria terra. Il popolo dipende dal clero come dal faraone. Lavora con carri trainati da buoi, semina e pigia la terra con il passaggio di oche o animali più « pesanti ». Diffuso anche l'allevamento e, in occasione delle grandi battute di caccia, l'addomesticamento di caccia, l'addomesticamento di animali selvatici (iene, gazzelle, ecc.). L'alimentazione si basa, principalmente, su pane, frutta (datteri, fichi), legumi (zucca e manioca), dolci al miele e birra, considerata un regalo divino. In occasione delle giornate di festa o dei grandi eventi, è pratica comune sacrificare un'anatra, un bue o, preferibilmente, un'oca.

Gli schiavi sono prigionieri di guerra. Marchiati per essere identificati, non possono essere liberati, benché il loro status differisca da quello universalmente conosciuto. Alcuni testi raccontano di schiavi arrivati a ricoprire alte cariche statali e quindi posti a dirigere altri Egizi. Alla loro morte, spesso, i figli usano dare una parvenza « egiziana » al loro nome, diventando, a loro volta, uomini liberi.

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